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Bilancio regionale, tante ombre e mancanza di strategia - Graziano Azzalin

Bilancio regionale, tante ombre e mancanza di strategia

Inserito il 20 Febbraio 2016 in Primo piano


Il bilancio appena varato dalla Regione è poco credibile perché non supportato dai progetti di riforma annunciati ma ancora lontani dall'arrivare come sulle aree protette, sulle Ipab, sul consumo di suolo, sulla semplificazione. Tante ombre ma ci sono anche aspetti positivi grazie anche alle battaglie del Pd.

Il consigliere regionale Graziano Azzalin ha voluto compiere disamina accurata del bilancio appena varato dalla Regione, “poco credibile perché non supportato dai progetti di riforma annunciati ma ancora lontani dall’arrivare come sulle aree protette, sulle Ipab, sul consumo di suolo, sulla semplificazione“.

Per quanto riguarda le ombre, Azzalin ne mette in evidenza più d’una, sottolineando in particolare che “manca una strategia complessiva, un progetto di come si vuol far crescere questa Regione al di là degli inutili vagheggiamenti di un’impossibile indipendenza, come se tutti i problemi dei cittadini veneti potessero essere risolti grazie ad un referendum sull’autonomia per il quale sono stati stanziati 2 milioni di euro ed il cui esito è di fatto già implicito nel mandato elettorale ricevuto da Zaia. L’autonomia era infatti il suo cavallo di battaglia: proceda senza far spendere soldi ai veneti per cercarsi alibi con una consultazione il cui esito è assolutamente inutile. Intanto, però, per far fronte a questo teatrino di pura propaganda leghista, si tagliano milioni di euro al turismo, al commercio, all’agricoltura, all’istruzione di ogni ordine e grado, all’associazionismo ed alla cooperazione“.

“I tagli – aggiunge Azzalin – sono notevoli e dolorosi in molti settori. Su molti si rinuncia ad investire e il futuro Stato Veneto che Zaia getta come fumo negli occhi ai cittadini avrà ferrovie degne della lungimiranza del progetto, perché non verrà speso un euro per il miglioramento della tratta Verona-Chioggia. Questo è il populismo leghista. Il primo problema è come far ripartire la locomotiva del Nordest, ma sul fronte delle piccole e medie industrie e del rilancio dell’occupazione non vi sono progetti credibili”.

In realtà, accanto alle numerose ombre, sembrano esserci anche delle luci: “Da parte del Pd c’è stato un atteggiamento non ostruzionistico – sottolinea il consigliere democratico – che la maggioranza ha saputo accogliere. E così quest’anno siamo riusciti ad approvare la manovra in appena tre giorni, cosa che consente lo sblocco di 1,1 miliardi giacenti in cassa grazie alla legge di stabilità nazionale che permetteranno il pagamento debiti residui verso privati, amministrazioni pubbliche e consorzi. Vi è anche un aumento delle risorse per la Sanità per 96 milioni ed il cofinanziamento dei fondi europei“.

A favorire un atteggiamento di collaborazione da parte del Pd nel varo del bilancio, anche una serie di richieste che i democratici sono riusciti a vedere esaudite: “Si pensi alla battaglia sulla cultura – rimarca Azzalin – che ha portato ad un aumento di 2,8 milioni rispetto alla bozza iniziale, ai 3 milioni per il fondo per la non autosufficienza, all’esenzione del bollo per i mezzi di trasporto di disabili, oltre all’impegno a rivedere le soglie Isee per l’accesso ai benefici regionali per il diritto allo studio e ad introdurre abbonamenti ferroviari agevolati per studenti, pensionati, disabili. Per il Polesine, poi, mi preme sottolineare che è stata accolta la proposta fatta da noi in sede di assestamento e poi condivisa dalla Giunta per stanziare i fondi necessari a garantire l’apertura dei ponti di barche“.




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