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Anche la Regione ammette che i blitz antiprofughi di Bergamin erano sbagliati: il sindaco deve esercitare i propri poteri rispettando la legge - Graziano Azzalin

Anche la Regione ammette che i blitz antiprofughi di Bergamin erano sbagliati: il sindaco deve esercitare i propri poteri rispettando la legge

Inserito il 25 Gennaio 2017 in Primo piano


I poteri del sindaco devono essere esercitati rispettando la legge. Finalmente anche la Giunta Zaia si sveglia e dà un segnale, seppure troppo timido, contro i blitz del primo cittadino di Rovigo, Massimo Bergamin.

“I poteri del sindaco devono essere esercitati rispettando la legge. Finalmente anche la Giunta Zaia si sveglia e dà un segnale, seppure troppo timido, contro i blitz del primo cittadino di Rovigo, Massimo Bergamin. Purtroppo non è arrivata una condanna esplicita, ma la dichiarazione dell’assessore Lanzarin non lascia spazio a molti dubbi”. Graziano Azzalin, consigliere regionale del Partito Democratico, esprime la propria “insoddisfazione” dopo la risposta ieri in aula all’interrogazione dello scorso 3 ottobre sulle “incursioni” del sindaco del capoluogo polesano in strutture private destinate all’accoglienza dei profughi, senza alcuna autorizzazione da parte della magistratura, episodi che avevano spinto lo stesso Azzalin a presentare un esposto in Procura.

“Azioni in spregio della legge, di cui Bergamin si faceva vanto sui social network come un bullo qualsiasi, ricevendo il consenso convinto dell’assessore Corazzari che auspicava addirittura un premio. Mi aspettavo una condanna ferma da parte della Regione, nei confronti di chi non rispetta né la legge né la dignità delle persone, ma la campagna elettorale permanente vale di più. Tuttavia le parole dell’assessore Lanzarin sono chiare e rappresentano un passo in avanti: ‘i poteri devono essere esercitati nel rispetto della normativa vigente, normativa che deve essere rispettata da tutti, cittadini, stranieri, istituzioni’. Mi auguro che lo sceriffo Bergamin recepisca il messaggio e che la Giunta presti maggiore attenzione e stigmatizzi esplicitamente simili comportamenti, che alimentano il fuoco della xenofobia. Un fuoco sottovalutato troppo spesso anche dal presidente Zaia, che dopo aver ‘benedetto’ le barricate di Goro in Emilia, ha partecipato alla manifestazione di Volpago del Montello contro il Centro di accoglienza per i profughi non accorgendosi, così dice, dello striscione ‘Benvenuti sul Montello: sarà il vostro inferno’ srotolato proprio davanti ai suoi

occhi”.




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