“I sindacati siedano al tavolo regionale per Polesine Camerini”

Inserito il 5 Ottobre 2010 in Lavoro, Territorio


Il consigliere regionale del Pd scrive a Luca Zaia: "Occorre, inoltre, che gli investimenti Enel abbiano effettive ricadute sulle imprese del territorio, così come è imprescindibile che venga attivato un sistema di monitoraggio efficace e indipendente che vigili sulle emissioni e che si ponga a tutela della salute dei cittadini. Su tutto questo non si può derogare, al pari della qualità dei servizi su cui è giusto vi sia il controllo di istituzioni, utenti e lavoratori”.

 

Integrare con le organizzazioni dei lavoratori il tavolo regionale che gestirà tempi e modi della riconversione della centrale termoelettrica di Polesine Camerini. E’ questa la richiesta di Graziano Azzalin, messa nera su bianco al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.

“La invito – scrive nella lettera il consigliere veneto del Pd – a coinvolgere nel tavolo di confronto regionale anche i sindacati che, per ruolo e funzione, sono i portavoce delle volontà dei lavoratori, cioè coloro che con competenza e professionalità, garantiscono il funzionamento dell’unità di produzione. Un percorso che, a livello territoriale, è già stato avviato dalla amministrazione provinciale rodigina”.

Azzalin sottolinea, inoltre, che la presenza sindacale rafforza uno stretto raccordo con le comunità locali. “Polesine Camerini – continua – è un’infrastruttura strategica per la produzione energetica nazionale, ma è del tutto evidente che le scelte operate per la sua riconversione avranno forti ricadute ambientali e sociali direttamente per il Polesine e, in particolare, per il Delta del Po con il suo ecosistema unico e fragile. Proprio per questo i percorsi dialettici e concertativi dovranno essere sviluppati prioritariamente nell’interesse del territorio, a partire dalle esigenze dei lavoratori impiegati nello stabilimento, delle comunità territoriali, degli utenti anche locali”.

Infine, il consigliere del Pd chiede a Zaia un forcing determinato su Enel, perché le scelte portino effettivo beneficio al territorio e, dunque, richiamare con decisione la società elettrica a quella responsabilità sociale di cui tutte le imprese devono rispondere alla collettività.

“Occorre, inoltre, che gli investimenti Enel abbiano effettive ricadute sulle imprese del territorio, così come è imprescindibile che venga attivato un sistema di monitoraggio efficace e indipendente che vigili sulle emissioni e che si ponga a tutela della salute dei cittadini. Su tutto questo non si può derogare, al pari della qualità dei servizi su cui è giusto vi sia il controllo di istituzioni, utenti e lavoratori”.




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